Vall D’Hebron Ospedala, Barcelona, Spagna, 2017.
Il Dipartimento di Psichiatria dell’Ospedale Vall d’Hebron, diretto dal Dr. Josep Antoni Ramos-Quiroga, esperto nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) negli adulti, offre un trattamento con la realtà virtuale ai pazienti che ne soffrono nel contesto di uno studio randomizzato e controllato. Il trattamento sviluppato nello studio consiste in alcune sessioni di Mindfulness applicate con la realtà virtuale, in modo immersivo.
L’accettazione della nuova tecnica è stata tale che attualmente questi pazienti possono essere sottoposti al trattamento da casa grazie alla realtà virtuale, riducendo così il numero di visite da effettuare in ospedale.
All’ospedale Sant Joan de Déu di Barcellona, questo stesso trattamento viene applicato ai bambini (l’ADHD colpisce più del 5% dei bambini nel mondo) per ottenere conclusioni e integrarle in uno studio.
Questo importante progetto, che ha ricevuto diversi premi e fondi europei, consente di raccogliere dati che confronteranno i risultati del trattamento con la realtà virtuale nelle persone affette da ADHD con il trattamento farmacologico e quindi di determinare se l’insegnamento e l’applicazione della Mindfulness ha effetti simili o migliori rispetto all’assunzione di farmaci.
“Virtual Reality” rivista, 2023.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Virtual Reality 2023, gli interventi basati sulla realtà virtuale immersiva (VR) possono migliorare i deficit cognitivi nei bambini con ADHD. Rispetto ai gruppi di controllo attivi e passivi, i bambini con ADHD hanno ottenuto risultati positivi con grandi dimensioni di effetto nel funzionamento cognitivo globale, nell’attenzione e nella memoria quando sono state utilizzate terapie VR immersive.
In una meta-analisi di sette studi randomizzati e controllati (RCT), 149 partecipanti sono stati assegnati al gruppo VR immersivo e 172 al gruppo di controllo. Lo studio ha rilevato differenze significative nelle prestazioni di attenzione (g = 0,94) e cognizione globale (g = 1,06) a favore del gruppo VR immersivo. Solo un RCT ha esaminato i risultati della memoria, ma nell’attenzione e nella cognizione globale il gruppo VR ha mostrato un vantaggio significativo (g = 1,81).
Il miglioramento è stato maggiore nei bambini che non erano altrimenti trattati per l’ADHD.
WebMD rivista, Giugno 24, 2024
Da diversi anni i ricercatori studiano l’uso di videogiochi e tecnologie VR per aiutare i bambini affetti da ADHD.
Nel 2020, la FDA ha approvato il primo videogioco per l’ADHD – in realtà, la prima terapia basata sul gioco per qualsiasi condizione – chiamato EndeavorRx. Utilizzabile su iPhone, iPad o dispositivi Android, il gioco consiste nel far correre un personaggio attraverso percorsi a ostacoli in diversi “mondi”. I bambini inseguono creature di fantasia e creano il proprio “universo” lungo il percorso.
Per farlo, devono concentrarsi, fare più cose ed evitare le distrazioni. Il livello di difficoltà del gioco si adatta in tempo reale per mantenere la sfida. I ragazzi incontreranno stimoli visivi, sonori e di movimento progettati per colpire le parti del cervello coinvolte nell’attenzione.
I ricercatori hanno scoperto che i bambini (206 bambini coinvolti di età compresa tra gli 8 e i 14 anni) che hanno giocato con EndeavorRx hanno migliorato i loro punteggi in un test che misura l’attenzione. Questo era vero indipendentemente dal fatto che stessero o meno assumendo farmaci per l’ADHD. Inoltre, la maggior parte dei bambini e dei loro genitori ha dichiarato di ritenere che l’attenzione del bambino fosse migliorata dopo lo studio.
Sage Journals Dicembre 8, 2022
La realtà virtuale (VR) è una tecnologia digitale attualmente considerata per implementare programmi di riabilitazione per i bambini con ADHD, un disturbo caratterizzato da disattenzione, iperattività e impulsività. Questo studio presenta i risultati dell’accettazione e dell’usabilità di un’applicazione VR sviluppata per bambini con ADHD con l’obiettivo di fornire un ambiente in grado di supportare lo sviluppo delle diverse componenti attenzionali.
Diversi studi hanno già tentato di utilizzare le tecnologie digitali e VR come strumento per aiutare i bambini con ADHD a imparare a gestire meglio i loro sintomi, migliorando le prestazioni cognitive di bambini e adolescenti, soprattutto nei compiti di vigilanza e attenzione, ma anche nel controllo dell’inibizione e dell’impulsività nel comportamento generale e nelle capacità di apprendimento. Alla luce di ciò, molti professionisti, medici e terapeuti sono interessati all’adozione di nuove tecnologie digitali e la FDA ha approvato un’applicazione mobile come terapia per l’ADHD, sottolineando l’aumento dell’attenzione verso questo campo.
A parte le poche critiche e i suggerimenti di miglioramento, i terapeuti hanno riferito che era chiaro che l’ambiente era stato concepito secondo le indicazioni degli specialisti e che rispondeva alle esigenze della pratica terapeutica. Alla luce di ciò, sembra possibile affermare che questo studio preliminare rappresenta un passo avanti nell’applicazione della tecnologia VR per la riabilitazione dei bambini con deficit di attenzione.
Secondo la letteratura, i vantaggi della VR includono la facilitazione del trasferimento delle abilità acquisite nella vita quotidiana; quindi, l’aumento della validità ecologica ha importanti conseguenze in termini di motivazione e aderenza al trattamento.
Secondo i terapeuti, questo obiettivo potrebbe essere raggiunto con l’ADAD, quindi sono necessari ulteriori studi per valutare se questa ipotesi è confermata in un campione di bambini con ADHD.
I risultati raccolti sono stati positivi per quanto riguarda l’obiettivo secondario, ovvero la possibilità di valutare l’accettazione e l’usabilità di un’applicazione utilizzando un sistema di teleconferenza a distanza. Anche se non è stata confrontata con una validazione effettuata in presenza, tutti i partecipanti sono stati soddisfatti di ciò che hanno potuto percepire dell’applicazione e hanno dichiarato che sarebbero stati in grado di eseguire tutti i compiti in modo indipendente.
